martedì 24 maggio 2022

Incontri-spettacolo con le classi V dell'Istituto Comprensivo di Carbonera (TV)

 


Venerdì 27 maggio 2022 terrò due incontri-spettacolo per gli alunni delle classi 5 delle Scuole Primarie dell'Istituto Comprensivo di Carbonera (TV) secondo il seguente programma:

- ore 9:00-10:10, presso la Scuola Primaria di Mignagola (TV): classi 5A e 5B della Scuola Primaria di Mignagola e classe V della Scuola Primaria di Vascon 

- ore 11:00-12:15, presso la Scuola Primaria di Carbonera (TV): classi 5A e 5B


venerdì 20 maggio 2022

'Fiori e Fulmini' spettacolo per Rovigo Città delle Rose - festival dei giardini aperti


Domenica 22 maggio 2022 alle ore 10:30, nell'ambito delle iniziative di Rovigo Città delle Rose - festival dei giardini e degli spazi aperti organizzato dall'Associazione Tumbo, sarò sul palco con 'Fiori e Fulmini': un incontro - spettacolo per raccontare, tra sorriso e commozione, il valore della cura delle piante e la preziosità del nostro giardino interiore.



Lo spettacolo, indicato per bambini (di 6 anni un su) e famiglie, si terrà nel giardino dell’Asilo Nido AULSS 5 Polesana “La Nuvola Blu”, Viale Tre Martiri, 140. Si consiglia la prenotazione.






mercoledì 18 maggio 2022

'Ragazzi, quante storie! I segreti dello scrittore' al Teatro Giacomelli di Novi Ligure


Domani, giovedì 19 maggio 2022 sarò al Teatro P. Giacometti di Novi Ligure (AL) per l'edizione 2022 del festival 'Girolibrando - Leggiamo Viaggiando' promosso dal Centro Comunale di Cultura - Biblioteca Civica per tenere due repliche (alle ore 9:00 e alle ore 10:30, ciascuna di fronte a circa 250 alunni di classe III, IV, V delle Scuole Primarie del territorio) del mio incontro-spettacolo Ragazzi, quante storie! I segreti dello scrittore.


martedì 17 maggio 2022

'Osservare, descrivere, narrare la Natura' corso di tecniche di scrittura nei boschi di Campodonico (AN)

Nelle giornate del 3, 4 e 5 giugno 2022 terrò, in un luogo davvero suggestivo presso l'Abbazia di San Biagio in Caprile nel boschi di Campodonico (AN), il corso di tecniche di scrittura 'Osservare, descrivere, narrare la Natura' organizzato dall'Associazione Natura in Movimento.

QUI il programma del corso.

Costo di iscrizione comprensivo di assicurazione e un pasto:

- 50 euro, giovani fino ai 26 anni e inoccupati

- 80 euro, adulti.


Informazioni e prenotazioni entro il 26 maggio al numero 3661972248



lunedì 16 maggio 2022

'Scrivila, la guerra' spettacolo teatrale per gli alunni delle classi IIA, IIB, IIIA, IIIB della Scuola Secondaria di I° grado San Vincenzo di Ferrara

Oggi, alle ore 12:00, presso il Teatro della Scuola 'San Vincenzo' di Ferrara, per le le classi IIA, IIB, IIIA, IIIB della Scuola Secondaria di I° grado 'San Vincenzo' terrò lo spettacolo

SCRIVILA, LA GUERRA
di e con Luigi Dal Cin

Un padre tornato dalla Grande Guerra regala un quaderno al figlio invitandolo a raccontare la sua guerra ovvero quella di un bambino rimasto a casa con la nonna a combattere la fame e gli stenti nei territori occupati dalle truppe austro-ungariche. “Tira fuori la guerra, scrivila su questo quaderno. Così non ti resta dentro” E così quel bambino racconta in prima persona piccoli emblematici episodi che si snodano tra l’invasione di soldati stranieri affamati e l’annuncio della fine della guerra. Un testo fedele agli avvenimenti storici, perché fondato su documenti d’archivio, che racconta per aneddoti l’occupazione vista dagli occhi di un bambino. Luigi Dal Cin ci propone un incontro-spettacolo dove presenterà la Grande Guerra dal punto di vista dei più giovani e dei più umili. Per riflettere insieme su uno degli eventi più drammatici del secolo scorso, sulle inevitabili sofferenze che ogni guerra porta agli ultimi, sul potere salvifico della narrazione.


domenica 15 maggio 2022

I vincitori della 43^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi


Annunciata ieri, durate la Cerimonia di Premiazione, la classifica decretata dai voti degli 11.087 alunni di 562 classi che costituiscono la Giuria Popolare della 43^ edizione del del Premio Letteratura Ragazzi 'Fondazione Cassa di Risparmio di Cento':

Scuola primaria

1. Tess e la settimana più folle della mia vita di Anna Woltz, Beisler


2. Io e Leo di Stefan Boonen e Melvin, Sinnons

3. La scatola dei sogni di Guido Quarzo e Anna Vivarelli, Editoriale Scienza

Scuola secondaria di I grado

1. Bianco di Laura Bonalumi, Il Battello a Vapore


2. Quattro sorelle Enid di Malika Ferdjoukh, Pension Lepic

3. Alma del Vento di Timothée de Fombelle, Mondadori

Premio poesia 'Gianni Cerioli'

Poesia con fusa di Chiara Carminati, Illustrazioni di Alessandro Sanna, Lapis

Premio miglior albo illustrato

L'isola delle ombre illustrato da Claudia Palmarucci, testi di Davide Calì, Orecchio Acerbo

XVII Concorso Illustratori

1. Sydney Smith, Piccolo in città, Orecchio Acerbo

2. Isabella Labate, Un tempo per ogni cosa, Kite

3. Emily Winfield Martin, Immagina, Terre di Mezzo

Segnalazioni

La notte delle malombre di Manlio Castagna, Mondadori

Le ali di Berta di Sara Lundberg, Orecchio Acerbo

Il giovane Darwin di Fabian Grolleau-Jeremie Royer, Tunué editore

Il Giardino delle Meduse di Paola Vitale - Rossana Bossù, Camelozampa


La Giuria Tecnica della 43^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi 'Fondazione Cassa di Risparmio di Cento', oltre a me, è composta da Severino Colombo, Cosimo Di Bari, Sabrina Maria Fava, Nicoletta Gramantieri, Anita Gramigna e Silvana Sola.

La Giuria Tecnica ha il compito di segnalare due terne finaliste - una terna di libri rivolti alle classi III, IV, V della scuola primaria, e una terna di libri rivolti alle classi I, II, III della scuola secondaria di I grado - che poi vengono lette e giudicate dalla Giuria Popolare composta, quest'anno, da 11.087 alunni.

La Giuria inoltre stabilisce il vincitore del Premio Poesia 'Gianni Cerioli' e opere degne di segnalazione. Le opere partecipanti alla 43^ edizione sono state 289, un record assoluto nella storia del Premio.


giovedì 12 maggio 2022

'Negli occhi di Luna, i falò' intervista per la Gazzetta d'Alba

 

Potete leggere QUI un'intervista per la Gazzetta d'Alba a cura di Lorenzo Germano in occasione dell'uscita in libreria del mio nuovo romanzo 'Negli occhi di Luna, i falò', Rizzoli, in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese.

mercoledì 11 maggio 2022

Corso annuale di tecniche di scrittura 'Scrittura Creativa 1' - 75 ore all'Accademia di Belle Arti di Macerata A.A. 2021/2022



Per l'Anno Accademico 2021/2022 i corsi annuali di tecniche di scrittura di cui ho la docenza all'Accademia di Belle Arti di Macerata sono tre: Scrittura Creativa 1, della durata di 75 ore, rivolto agli studenti del triennio di Arte, Fumetto e Illustrazione FotografiaScrittura Creativa 2, della durata di 125 ore, e Scrittura Creativa 3, anch'esso della durata di 125 ore, rivolti rispettivamente agli studenti del I e del II anno del biennio di Linguaggi e Arte del Fumetto.

Dopo aver già concluso i corsi di Scrittura Creativa 2 e Scrittura Creativa 3 domani giovedì 12 maggio 2022 comincerò le lezioni di Scrittura Creativa 1.
Il corso si svolgerà in diretta streaming online secondo il seguente calendario:
  • giovedì 12 e 26 maggio 2022, dalle ore 9.00 alle ore 18.20
  • mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 giugno 2022, dalle ore 9.00 alle ore 18.20
  • martedì 21, mercoledì 22, giovedì 23 e venerdì 24 giugno 2022, dalle ore 9.00 alle ore 18.00


OBIETTIVI

Scrivere un testo efficace richiede conoscenze tecniche specifiche. Ad esempio: come produrre un testo narrativo che sia affascinante? Da dove iniziare? Come si inventa una storia? E più in generale, come si inventa un testo? Cos’è l’ispirazione? Come si vince la paura del foglio bianco? Come costruire una trama avvincente? Come va scelto il narratore? Come si caratterizzano i personaggi? Come dev’essere una descrizione per non annoiare? Come costruire un buon dialogo? Come ideare e scrivere una sceneggiatura? In questo corso saranno analizzati i processi e gli elementi fondamentali che sorreggono la scrittura di tutti i testi, narrativi e non, per condurre i partecipanti ad una maggiore consapevolezza sulle modalità e sulle scelte che si possono adottare e proporre. Con un’ottica operativa che consenta di applicare quanto appreso nella propria attività professionale.

- fornire una competenza sugli elementi fondamentali che guidano la scrittura di tutti i testi, narrativi e non. Tra questi: l’invenzione come metodo, la costruzione della trama, la scelta del narratore, l’uso della descrizione, la caratterizzazione dei personaggi, la costruzione dei dialoghi, etc.

- fornire le competenze critiche necessarie ad un’analisi consapevole di ogni testo, per poterne così identificare le carenze e le migliorie necessarie;

- sperimentare l’analisi critica di un testo in fase di editing.


PROGRAMMA

- La letteratura: caratteristiche ed elementi particolari, precisazioni.

- Lo scrittore i suoi possibili punti di vista.

- Il lettore.

- Un lettore particolare: il lettore bambino.

- La scrittura: espressione e comunicazione.

- I diversi tipi di testo: narrativo, descrittivo, dialogico, espositivo, regolativo, argomentativo, espressivo, teatrale, poetico, fiabesco, favolistico.

- L’invenzione narrativa: l’ispirazione.

- L’invenzione narrativa: il metodo.

- Le fasi dell’invenzione narrativa: ispirazione, proliferazione, selezione, conservazione, reincrocio.

- La trama e il suo movimento.

- La trama: l’informazione e l’incertezza.

- La trama: la ripetizione e la variazione.

- La trama: la prevedibilità e l’imprevedibilità.

- La ‘misdirection’.

- Le regole del ‘colpo di scena’.

- Tecniche dell’invenzione fantastica.

- Il 'binomio fantastico'.

- La ‘sospensione temporanea dell’incredulità’.

- La comunicazione narrativa.

- L’autore implicito.

- Il lettore implicito.

- Il narratario.

- La scelta del narratore.

- Narrare in prima persona.

- Narrare in terza persona.

- Il narratore onniscente.

- La descrizione è da saltare? Efficacia nella descrizione.

- La descrizione a sé stante e la descrizione narrativa.

- La descrizione efficace: tutto attraverso i sensi.

- La descrizione efficace: 'Show, don't tell'.

- Modelli descrittivi nella letteratura dal 1800 ai giorni nostri.

- La fotografia immaginaria.

- Lo zoom descrittivo.

- Descrivere luoghi: gli appunti descrittivi e le istantanee.

- L’epifania nella descrizione ovvero l’illuminazione descrittiva.

- Descrivere luoghi: il quadro d’ambiente esterno.

- Descrivere luoghi: il quadro d’ambiente interno.

- Caratterizzazione di ambienti 'alla Balzac'.

- I personaggi.

- Le caratterizzazioni dei personaggi.

- Ritratti di persone.

- Ritratti di animali.

- Metamorfosi.

- Le tipologie discorsive.

- Le forme libere.

- I dialoghi.

- Le voci dei personaggi.

- I movimenti nel dialogo.

- Parlare bene e pensare male: gli ‘a parte’.

- Fiaba e favola.

- L’editing.

- L’editing di un testo narrativo.

- Sbagliare ad arte.

- Il testo nel libro illustrato.

- Il testo teatrale.

- Le tecniche del testo teatrale.

- La sceneggiatura.

- Le tecniche della sceneggiatura.

- L’editoria in Italia.

- I concorsi letterari.

Laboratori

Durante il corso sono previsti numerosi laboratori che consisteranno in brevi esercitazioni individuali di scrittura sugli argomenti e le tecniche precedentemente presentate e in un’analisi dei testi prodotti, con discussioni, deduzioni, osservazioni e suggerimenti. Tali testi saranno necessari per le verifiche dell'avvenuto apprendimento delle tecniche di scrittura e per la valutazione finale.

Tipologie di verifiche finali
Valutazione dei testi realizzati per esercitazione da ciascun studente nei laboratori proposti durante il corso.
Verifica scritta o orale.

Il codice per la didattica on-line e ogni ulteriore informazione: QUI


martedì 10 maggio 2022

Il mio nuovo romanzo 'Negli occhi di Luna, i falò', Rizzoli Editore, da oggi in tutte le librerie


Esce oggi in tutte le librerie il mio nuovo romanzo Negli occhi di Luna, i falò, Rizzoli Editore.

Dopo alcuni anni trascorsi in America, Anguilla torna al paese della sua infanzia nelle Langhe. Il profumo dei tigli è sempre lo stesso, e anche le colline, le rive, le vigne, i boschi, sembrano gli stessi, come se fossero rimasti immobili ad aspettare un suo ritorno. Eppure a lui, che ormai è adolescente, sembra tutto diverso. Anguilla si sente invisibile. Agli occhi del padre, concentrato solo sullo studio e la carriera. E anche a quel paesaggio, che può godere solo dalla finestra nelle ore passate a recuperare una materia di scuola. L’unica che riesce a vederlo – nonostante abbia perso proprio la vista – che sa leggere i suoi desideri e ne intuisce il destino è la nonna. Ma poi arriva Luna, ragazza magica come la natura che abita. Tenendola per mano, alla luce di falò misteriosi, Anguilla si immergerà nel fiume, metafora di rinascita, e troverà il coraggio di trasformare la passione per i libri e la scrittura in vita.

Un romanzo di formazione che percorre i temi, i luoghi, la lingua de 'La luna e i falò' e ci conduce, in un gioco di continue citazioni, alla lettura di un grande classico della letteratura.

Scarica l'estratto di lettura

Di seguito l'intervista che per l'occasione ho rilasciato alla Fondazione Cesare Pavese:

'Negli occhi di Luna, i falò' è il tuo ultimo romanzo e, già dal titolo, troviamo una forte legame con il romanzo più conosciuto di Cesare Pavese, La luna e i falò. Come è nata l’idea di questo libro, di un testo il cui sviluppo narrativo prenda spunto dai temi del romanzo pavesiano?

L'idea è nata da una richiesta che mi ha fatto la Fondazione Cesare Pavese: scrivere un racconto che potesse avvicinare i ragazzi all'opera di Pavese. Parlando poi a più riprese con Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione, si è valutato che il progetto avrebbe potuto concedersi il respiro del romanzo. Ho pensato, allora, di coinvolgere Rizzoli Editore che fin da subito si è dimostrato entusiasta. Da quel momento è iniziato il mio lavoro di ricerca e studio della figura e dell'opera di Pavese che ha portato all'ideazione e a varie fasi di scrittura del romanzo, un lavoro immersivo che è durato quasi un anno.

Ci puoi raccontare come hai voluto poi rendere concreta quest'idea iniziale?

Mi era ben chiaro che la strada che avrei percorso non sarebbe stata né quella di una sminuente riduzione de 'La luna e i falò', né tanto meno quella di una sua pretenziosa rielaborazione. Ho cercato invece di realizzare un romanzo d'avventura e formazione che avesse una propria identità, dei propri personaggi, una propria trama, un proprio linguaggio, un proprio valore: che stesse ben in piedi da sé, dunque, ma che nel contempo potesse anche fare da 'ponte' alla lettura di un grande classico.

Quali sono i contenuti del tuo romanzo?

'Negli occhi di Luna, i falò' è la narrazione in prima persona di un ragazzo adolescente che torna d'estate al suo paese natale nelle Langhe dopo alcuni anni trascorsi in America per via del lavoro del padre che, nel frattempo, ha già deciso e preparato per lui un futuro professionale nel suo studio di progettazione oltreoceano. Invisibile allo sguardo dei genitori, tanto da sentirsi orfano, Anguilla – chiamato così per via della sua migrazione americana – tra le colline di Santo Stefano Belbo recupererà la propria identità e i propri desideri grazie alla nonna che, cieca, lo aiuterà a vedere ciò che in lui aspira a vivere al di là delle aspettative paterne. Con lei, ex bibliotecaria, potrà esprimere la propria passione per i libri e per la scrittura. Ma nel suo paese Anguilla ritroverà anche Luna, una ragazza magica e visionaria che ha sempre vissuto immersa nella natura e di cui è da sempre innamorato, che lo aiuterà a sua volta a recuperare i preziosi miti della propria infanzia e il rapporto fisico con gli elementi naturali. La narrazione si muove tra il mistero di falò che paiono svilupparsi spontaneamente tra le vigne e noiosi libri da leggere per le vacanze, la costrizione in casa per recuperare una materia scolastica insufficiente e il primo bacio, l'incontro con un bambino che non può usare la parola e le parole enigmatiche di un vecchio falegname spaventato dal fuoco. Alla fine il cammino di crescita di Anguilla conquisterà quell'approdo alla riva della vita che Pavese ci ha indicato e che ha tentato di raggiungere senza riuscirci: l'unificazione di gesto e parola ('Non parole. Un gesto' aveva annotato Pavese nell'ultima pagina del suo diario), di vita e scrittura ('Non scriverò più' sono le ultime parole del diario). Alla fine Anguilla si immergerà nel fiume, metafora di rinascita, e troverà il coraggio di trasformare la passione per i libri e la scrittura in vita. Ho voluto così metabolizzare, attualizzare e narrare ai ragazzi le principali tematiche de 'La luna e i falò': l'identità, l'appartenenza, il recupero dell'infanzia, l'immersione panica nella natura, il mito, il rapporto tra scrittura e vita, il sogno americano, la figura femminile, la città, le Langhe, i libri...

I riferimenti all'opera e alla vita di Cesare Pavese sono evidenti, ma quali sono stati i riferimenti al linguaggio de 'La luna e i falò'?

Per scrivere 'Negli occhi di Luna, i falò' ho utilizzato uno stile che vuole rispecchiare la ricerca pavesiana di un linguaggio vivo, vicino al parlato. E come Pavese ha preso a riferimento la letteratura americana del suo tempo - in cui appunto lo stile nasceva dalla lingua parlata, ne seguiva le movenze e contribuiva ad arricchirla - così, con le stesse finalità, ho cercato di prendere a riferimento la letteratura americana del nostro tempo. Ho giocato poi a far pronunciare inconsapevolmente ai personaggi, a seconda del carattere di ciascuno, citazioni tratte dalle opere di Pavese in contesti spiazzati rispetto all'originale.

La scrittura di questo libro ti ha fatto entrare in un dialogo più stretto con Cesare Pavese, un dialogo però tra scrittore e scrittore. Che cosa hai scoperto da questo confronto?

È stata per me un'occasione di immersione nelle tematiche delle sue opere, nei suoi linguaggi, nei suoi miti, nella sua vita. Nel suo costante desiderio di mettere la vita nella scrittura. Mi è venuto naturale seguirlo: realizzare questo romanzo è stato per me, citando T. S. Eliot, scrivere 'parole private indirizzate a te in pubblico'. Un'immersione profonda, che mi ha portato a uscire da me stesso: innanzitutto per poter prendere il punto di vista di Pavese. Poi per poterlo esprimere nelle sue sfaccettature, per affinità o per contrasto, attraverso i differenti punti di vista dei differenti personaggi: ciascuno con un proprio carattere e una propria voce che non sono più i miei. Mantenendo una costante immedesimazione anche nel giovane lettore che, forse per la prima volta, sente parlare di Pavese. Può sembrare complicato, una sorta di esercizio eteronimico alla Pessoa, ma trovo sia proprio questo il privilegio e la sfida della letteratura: uscire da sé stessi.

Per scrivere questo libro hai trascorso molto tempo a Santo Stefano Belbo per cercare il paesaggio simbolico di Pavese nei suoi luoghi e nelle persone che li abitano. Hai conosciuto il Mito?

Il periodo che ho trascorso a Santo Stefano Belbo è stato molto intenso e importante, per me e per il romanzo: vivere i luoghi di Pavese, camminare sulle sue colline, lungo le rive del suo fiume, tra le vigne, nei boschi. Grazie alla Fondazione Cesare Pavese ho avuto poi la fortuna di conoscere persone che abitano quei luoghi e che, a vario titolo e con profonda passione, me li hanno raccontati rendendomi partecipe della loro conoscenza di Pavese. Facendo esperienza di quei luoghi è impossibile non percepire la presenza del Mito che, con continue citazioni pavesiane, si è poi fatto spazio tra le righe del romanzo. Ecco, ad esempio, alcuni assaggi: 'È stata Luna che mi ha insegnato ad arrampicarmi sugli alberi a caccia di nidi, a esplorare le rive, i boschi, le vigne, i ruderi abbandonati, a riconoscere le piante e i fiori, a correre a piedi nudi sulla riva sabbiosa del Belbo, a distinguere il canto degli uccelli, a scorgere con la coda dell’occhio le lepri scappare nei solchi, a giocare a essere selvaggi nella natura selvaggia, a rispettare le colline e i loro verdi misteri, a riconoscere le stelle, a seguire le fasi della luna'; 'La città, io, in fondo alla mia anima la cerco, la cerco, ma non me la ritrovo. Queste colline che riempiono il cielo – così vive nella luce del sole nonostante restino immobili come fossero secoli – mi fanno invece scorrere il sangue, mi fanno sentire vivo'; 'Sono balzato fuori dal fiume, più nudo di prima, ho respirato. Il cuore batteva forte. Mi sentivo di nuovo vivo, ero rinato direbbe nonna. In forza, dentro il sangue della notte. Ed ecco che, come a uno strano gioco, sorgeva la luna, sul ciglio della collina di là dal fiume frammentandosi contro le piante e straripando in cielo. La superficie del fiume ha cominciato a brillare di luccichii argentei. Gli alberelli lontani erano neri; la luna enorme, matura. Mi pareva davvero di non averla mai vista così, ma insieme di averne in bocca il sapore, di salutare in lei qualcosa di antico, di infantile. In quel momento ne ho avuto la certezza. Anche la notte è viva'; '«Il sole, l’acqua, il vento, la pietra, la nuvola, ma anche la neve, la bufera, la tenebra… sono i nostri elementi, ci appartengono» ho detto. Luna mi ha sorriso: «Noi siamo fatti di quelli, terra, acqua, aria, fuoco. Su queste colline ci sono tutti. Sono qui prima di noi. E sono vivi»'.

'Negli occhi di luna, i falò' è un testo pensato per ragazzi, per accompagnarli alla scoperta di Cesare Pavese e della sua letteratura. Che cosa può dire oggi uno scrittore del secolo scorso ad un giovane lettore del nuovo millennio?

Ne 'La luna e i falò' Pavese tratta questioni di grande attualità, come i temi dell'identità e dell'appartenenza. In uno dei capitoli iniziali l'Anguilla del mio romanzo si chiede: 'Cosa ci posso trovare in un libro scritto così tanti anni fa? Cosa ne può sapere un libro così, fermo alla Seconda guerra mondiale, di quello che vivo io, di mio padre, di mia madre, degli esercizi di recupero di matematica, di mia nonna, della mia infanzia, delle mie estati, delle mie colline, e poi del mio futuro, di tutto ciò che mi attende in America?'. Ma poi nell'ultimo capitolo dice: 'Infine, a proposito della luna e dei falò, ho terminato di leggere a nonna il romanzo di Pavese. È incredibile: aveva ragione la prof. Parla di me'. 'Negli occhi di Luna, i falò' si conclude proprio con queste parole.


giovedì 5 maggio 2022

Al Teatro Pandurera di Cento: 'Ragazzi, quante storie! La forza vitale della narrazione' per aprire il Festival della 43^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi

Martedì 10 maggio 2022 alle ore 10:00 al Teatro Pandurera di Cento per aprire il Festival della 43^ edizione del Premio Letteratura Ragazzi terrò lo spettacolo:

Ragazzi, quante storie!

La forza vitale della narrazione

Spettacolo teatrale di e con l’autore Luigi Dal Cin


Un coinvolgente monologo teatrale che alterna sorriso e commozione per raccontare la forza della narrazione. Perché ci sono parole che arrivano solo alla nostra mente suscitando semplice nuova informazione, e altre che invece arrivano anche al nostro cuore suscitando emozioni, sentimenti, affetto, movimento e, infine, cambiamento. Questo fa la narrazione. Questo possono fare i libri. Ma poi, quando la notte diventa buia: ha ancora senso narrare?


Lo spettacolo è riservato alle classi III, IV, V della Scuola Primaria e alle classi I della Scuola Secondaria di Primo Grado, per prenotare: didattica@comunicamente.it

martedì 3 maggio 2022

Incontri-spettacolo alla V edizione del Festival Leggenda di Empoli

 


Domani, mercoledì 4 maggio 2022, per la V edizione di Leggenda - Festival della Lettura e dell'Ascolto di Empoli terrò due incontri-spettacolo in diretta streaming: alle ore 9:00 con la classe V della Scuola Primaria 'Carlo Rovini' Cascine e con la classe V della Scuola Primaria 'Baccio da Montelupo'; alle ore 11:00 con le classi VA e VB della Scuola Primaria 'Pontorme'.