martedì 31 marzo 2020

a Gigi # 157 - da Elena


Ieri, 10 febbraio, con la mia classe 5^B siamo usciti in corridoio per rincontrare Luigi Dal Cin.
Lui è la persona adulta più comica che abbia mai conosciuto e per questo vorrei ringraziarlo.
Luigi Dal Cin ha parlato che era andato in una classe di prima elementare e che nel primo banco c’era un bambino che lo guardava con occhi aperti e bocca spalancata (secondo a me a quel bambino qualche mosca gli era entrata) e questo mi ha fatto divertire un mondo.
Lui ha parlato di molti argomenti, tipo che in italiano aveva cinque e dopo sei, sette, otto, nove, dieci e dieci lode.
Poiché da giovane lavorava come ingegnere poi si è autolicenziato e si è dedicato alla vita dello scrittore.
Di questi argomenti mi ha colpito di più “la cosa della prima elementare” (che mi sono fatto qualche risata) e poi quella dell’italiano.
Mi sono piaciute queste cose perché intanto facevano ridere e perché in italiano la maestra ha creduto in lui.
Secondo me sarebbe un incontro da rifare e lo ringrazio.

domenica 29 marzo 2020

Che storie, ragazzi: pubblicato il video-documentario dello spettacolo teatrale sul canale youtube del Teatro Comunale Abbado di Ferrara


Per essere vicino ai propri affezionati spettatori durante questo forzato periodo di chiusura, il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara ha pubblicato sul proprio canale youtube il video-documentario dello spettacolo teatrale 'Che storie, ragazzi!'.



venerdì 27 marzo 2020

a Gigi # 156 - da Giulio


Lunedì 10 febbraio le classi quinte sono andate in atrio per l’incontro con l’autore Luigi Dal Cin.
All’inizio pensavo che fosse un uomo serio e vestito in giacca e cravatta, ma mi sbagliavo, era tutto il contrario.
Appena è entrato lo abbiamo acclamato e lui si è messo in posa come se fosse stato in un set fotografico, e noi abbiamo riso come pazzi.
Luigi Dal Cin ci ha raccontato che un giorno è entrato in una PRIMA elementare e nel PRIMO banco c’era un bambino che lo ha guardato stupito. In quel banco si trovava la mia amica Andjela che era di quinta elementare, non di PRIMA elementare.
Dopo ci voleva rivelare un segreto e le nostre maestre ci dicevano che eravamo pronti per saperlo. Per non dircelo ha ricominciato il discorso di prima e tutti noi ci siamo messi a ridere e gli abbiamo detto che ci doveva dire il segreto, e il segreto è… che quando era piccolo nella pagella aveva preso cinque in italiano e la sua mamma si era arrabbiata e gli aveva chiesto quale libro voleva leggere. E lui rispose: “Un libro di pirati”. Allora sono andati in biblioteca e hanno chiesto se avevano un libro sui pirati. E il bibliotecario rispose che ne aveva uno molto lungo e uno più corto. E Luigi ha scelto il più corto.
Poi ci ha fatto capire che leggere i libri è molto importante per lo sviluppo della mente e della libertà.
Successivamente gli abbiamo fatto molte domande. Alla fine ci siamo salutati nel modo che ci ha insegnato lui stesso: “CIAO BELLI”.
Mi è piaciuto molto questo incontro, lo vorrei rifare.

giovedì 26 marzo 2020

a Gigi # 155 - da Younesse


Lunedì 10 febbraio la mia classe, insieme alle altre quinte, ha partecipato a un incontro con lo scrittore Luigi Dal Cin.
Quando è arrivato l’autore, io pensavo che indossasse un completo elegante, invece mi ha sorpreso perché era vestito con un jeans e un maglione.
Quando ci siamo sistemati sulle sedie Luigi Dal Cin ci ha parlato di un incontro avuto con un bambino di prima elementare che lo fissava in modo strano perché era imbarazzato nel chiedergli come mai era ancora vivo. L’autore gli ha risposto che non tutti gli scrittori erano morti, ma che ce n’erano di vivi.
Un’altra cosa dell’incontro che mi ha colpito è stata quando ha imbrogliato una nostra compagna: le ha chiesto di alzare la mano verso la lampada. Nello stesso tempo, Luigi Dal Cin ha chiesto a tutti gli alunni: “Chi vuole uscire volontario?”. Siccome Alessandra aveva già la mano alzata è venuta fuori a fargli da aiutante. Poi l’autore ci ha spiegato che avremmo partecipato ad un esperimento scientifico: avrebbe dato in testa (in modo leggero!) un suo libro ad Alessandra per vedere se era fatto di cartone. Il libro era fatto di cartone!
Per me Luigi Dal Cin è un idolo perché è simpatico, divertente e fantastico.
Alla fine dello spettacolo io con la mia classe e con l’autore ci siamo fatti una foto.

mercoledì 25 marzo 2020

a Gigi # 154 - da Muhammac


Lunedì 10 febbraio noi alunni delle classi quinte abbiamo avuto un’altra possibilità di incontrare lo scrittore Luigi Dal Cin. Io pensavo che fosse un uomo serio e timido, e pensavo venisse vestito in modo elegante con la cravatta, invece indossava dei jeans e una maglia a maniche lunghe. All’inizio l'abbiamo acclamato come se fosse in un set fotografico. Poi ci ha riferito un segreto che mi ha molto colpito e cioè che alle elementari aveva cinque in pagella in italiano, ma pian piano – leggendo i libri – gli è venuta l’idea e l’ispirazione di scrivere dei racconti. Al primo testo la maestra gli ha dato sette, al secondo otto, al terzo nove, al quarto dieci e al quinto dieci e lode. Dopo aver preso dieci e lode in pagella gli è venuta l’idea che il suo lavoro sarebbe stato quello dello scrittore. Luigi Dal Cin ha vinto anche il premio “Andersen” che significa essere il migliore scrittore di libri per bambini e ragazzi. La cosa che mi è piaciuta di lui è il suo carattere divertente e simpatico.
Alla fine tutti l’abbiamo abbracciato e lui ha scambiato la sua penna con la mia.

martedì 24 marzo 2020

La terrificante tigre e lo spaventoso kiwi: su La Giostra di marzo


Il numero di marzo 2020 de La Giostra pubblica per la rubrica 'La grande storia' il mio nuovo racconto 'La terrificante tigre e lo spaventoso kiwi'.

lunedì 23 marzo 2020

a Gigi # 153 - da Bryan


Lunedì 10 febbraio io e la mia classe e le altre due quinte del nostro plesso abbiamo incontrato l’autore Luigi Dal Cin che abbiamo conosciuto l’anno scorso.
Ci siamo trovati dopo la ricreazione, nel nostro atrio. Luigi Dal Cin, oltre a essere un ottimo scrittore, è anche un ottimo comico.
Ci ha raccontato che una volta un bambino di prima elementare, seduto al primo banco, gli ha chiesto: "Sei un vero scrittore?". Lui gli ha risposto: "Sì". Allora il bambino ha continuato: "Ma gli scrittori non sono tutti già morti?". Luigi Dal Cin ha chiarito: "No, tanti sono morti, ma tanti sono vivi".
Dopo averci raccontato del bambino di prima elementare ha chiamato una mia compagna di nome Alessandra per darci prova che il suo libro fosse cartonato… scherzando le ha fatto esprimere le sue ultime parole prima di "morire". Io sapevo che non succedeva niente, per questo ero calmo.
Dopo averci spiegato molte cose ci ha concesso di fargli un’intervista. Tutti abbiamo fatto svariate domande alle quali ha risposto cordialmente e sinceramente.
Ci siamo divertiti tantissimo e speriamo di incontrarlo ancora.

venerdì 20 marzo 2020

a Gigi # 152 - da Catalina


Lunedì 10 febbraio io, la mia classe e le altre quinte siamo usciti nell’atrio della scuola in cui ci sono le nostre classi e abbiamo svolto un incontro con l’autore Luigi Dal Cin.
L’anno precedente l’avevamo già incontrato, ma con il suo entusiasmo e la sua capacità di coinvolgere le persone ci ha fatto divertire ancora di più.
L’autore era vestito con un maglione di lana, con dei jeans con due catenelle di metallo e delle scarpe da ginnastica nere, infine portava un paio di occhiali rotondi, con il contorno di acciaio. Aveva un carattere allegro e scherzoso.
Luigi Dal Cin ha parlato della sua vita personale, come ha trovato l’ispirazione e la creatività per scrivere storie e racconti per bambini e ragazzi.
Ha detto che ognuno di noi deve trovare la chiave della propria porta dell’ispirazione, immaginazione e creatività.
Vissuta l’esperienza di stare con uno scrittore, la cosa che mi ha colpito di più è che chi ama veramente fare qualcosa lo fa con il cuore.
Secondo il mio parere questa esperienza si dovrebbe ripetere. Infine Luigi Dal Cin ha fatto un autografo ad ognuno di noi e questa firma la terrò come suo ricordo, ma anche come ricordo dell’ultimo anno vissuto con la mia classe e le maestre.

giovedì 19 marzo 2020

a Gigi # 151 - da Alessandra


Lunedì 10 febbraio 2020 lo scrittore Luigi Dal Cin è venuto nel nostro atrio per farci divertire con le sue battute, le sue storielle divertenti, però ci ha insegnato anche molte cose riguardo la scrittura di un testo. Luigi Dal Cin ha un carattere giocoso, scherzoso, molto divertente, un carattere che piace a noi ragazzi. Si è vestito con un maglione grigio, dei jeans con addirittura una catenella agganciata. Luigi Dal Cin ci ha raccontato che quando era piccolo nei testi di italiano prendeva sempre cinque ma, dopo aver letto un bel libro sui pirati, gli è venuta l’ispirazione e dopo un po’ ha preso sei, poi sette, fino ad arrivare a un DIECI E LODE. Non mi sarei mai aspettato che dopo un po’ mi chiamasse fuori: mi ha fatto “accomodare” nella “poltrona” che in realtà erano tre banchi e mi ha fatto applaudire da tutti. In quel momento mi sono sentita una diva e la ragazza più fortunata del mondo. Mi ha chiamata per fare un esperimento che consisteva in capire se un libro era cartonato o no. L’esperimento è riuscito bene!
Luigi Dal Cin in questa giornata mi ha fatto divertire da matti.

mercoledì 18 marzo 2020

a Gigi # 150 - da Gio


Lunedì 10 febbraio nell’atrio della scuola io e le classi quinte abbiamo incontrato il simpaticissimo Luigi Dal Cin… questa volta si è presentato in jeans e maglietta di lana.
Abbiamo molto parlato di come si scrive e della sua infanzia, però non in modo semplice, ma in modo divertente e coinvolgente.
Mi ha colpito la sua allegria e il suo animo spensierato che ci ha fatto ridere per quasi due ore.
Con lui le ore passano in fretta come un treno impazzito.
In questo incontro la felicità ha superato tutti i limiti immaginabili.
Infine io e Luigi Dal Cin ci siamo fatti fare una foto mentre ci abbracciavamo, è stato magnifico!



martedì 17 marzo 2020

a Gigi # 149 - da Filippo


A incontrare tutte le quinte della mia scuola è arrivato nel nostro atrio, fuori dalle nostre aule, un ospite speciale: Luigi Dal Cin, uno scrittore molto splendente che ha vinto un gran premio: l’Andersen.
Per me gli scrittori sono noiosi, seri e riprovevoli, invece lui è molto coinvolgente e divertente e fa sempre ridere su un argomento molto serio, cioè la scrittura.
Mi è piaciuto tanto quando lui spiegava che era entrato in una prima elementare e ha nominato la “P” in modo molto incisivo.
Durante l’incontro mi sono ricordato che avevo già visto Luigi l’anno scorso. È molto strano perché ricordarsi di questo avvenimento un anno dopo è veramente insolito per me.
Lui sa mettere un sorriso in una faccia triste, sa divertire un annoiato, lui sa andare fuori dagli schemi ed è per la simpatia che dovrebbe prendere il premio Nobel.
Sto scrivendo delle poche informazioni positive su di lui, perché è una macchina di bontà e simpatia.



lunedì 16 marzo 2020

a Gigi # 148 - da Olga


Approfitto di questo tempo per inviarti qualche disegno dei nostri bimbi di prima elementare e per riportarti con calma le loro impressioni emerse dopo il tuo incontro-spettacolo: dicono che gli è piaciuto tutto, ma dovendo scegliere, per lo più, hanno indicato come preferiti questi momenti:
- quando hai lanciato topo e pipistrello (qualcuno li avrebbe addirittura preferiti veri… dicono a parole) per raccontare lo stereotipo dello scrittore chiuso nella sua soffitta,
- quando hai finto di leccarti lo scarafaggio sulla mano per parlare della descrizione,
- quando hai fatto il gesto della DAB,
- quando sei diventato un pirata per raccontare il tuo approccio con i libri,
- quando raccontavi le storie,
- quando facevi la parte del bambino timido che vuole fare una domanda,
- quando fingevi che la maestra avesse ciucciato la penna.
Alla richiesta successiva di dire cosa avevano imparato, hanno risposto (ti riporto le testuali parole e l’ordine reale di esposizione):
“I libri sono importanti, perché ti fanno sviluppare la mente”.
“Più leggi e più trovi un lavoro più bello, perché se leggo di più so fare più cose”.
“Bisogna fare il lavoro che si vuole e non lasciarsi influenzare”.
“Dopo aver scritto un testo, bisogna sempre leggere, correggere e rileggere”.

Personalmente confermo che il tuo intervento è sempre decisivo per attivare in loro la voglia di leggere: pensa che quando ho suggerito loro di andare in biblioteca, ho scoperto che una bambina era spontaneamente già andata in biblioteca con la mamma a prendere un tuo libro da leggere… d avresti dovuto vedere con che entusiasmo lo raccontava! So che poi altri l’hanno imitata, prendendo testi tuoi e anche di altri autori.