lunedì 16 marzo 2020

a Gigi # 148 - da Olga


Approfitto di questo tempo per inviarti qualche disegno dei nostri bimbi di prima elementare e per riportarti con calma le loro impressioni emerse dopo il tuo incontro-spettacolo: dicono che gli è piaciuto tutto, ma dovendo scegliere, per lo più, hanno indicato come preferiti questi momenti:
- quando hai lanciato topo e pipistrello (qualcuno li avrebbe addirittura preferiti veri… dicono a parole) per raccontare lo stereotipo dello scrittore chiuso nella sua soffitta,
- quando hai finto di leccarti lo scarafaggio sulla mano per parlare della descrizione,
- quando hai fatto il gesto della DAB,
- quando sei diventato un pirata per raccontare il tuo approccio con i libri,
- quando raccontavi le storie,
- quando facevi la parte del bambino timido che vuole fare una domanda,
- quando fingevi che la maestra avesse ciucciato la penna.
Alla richiesta successiva di dire cosa avevano imparato, hanno risposto (ti riporto le testuali parole e l’ordine reale di esposizione):
“I libri sono importanti, perché ti fanno sviluppare la mente”.
“Più leggi e più trovi un lavoro più bello, perché se leggo di più so fare più cose”.
“Bisogna fare il lavoro che si vuole e non lasciarsi influenzare”.
“Dopo aver scritto un testo, bisogna sempre leggere, correggere e rileggere”.

Personalmente confermo che il tuo intervento è sempre decisivo per attivare in loro la voglia di leggere: pensa che quando ho suggerito loro di andare in biblioteca, ho scoperto che una bambina era spontaneamente già andata in biblioteca con la mamma a prendere un tuo libro da leggere… d avresti dovuto vedere con che entusiasmo lo raccontava! So che poi altri l’hanno imitata, prendendo testi tuoi e anche di altri autori.