giovedì 22 agosto 2019

a Gigi # 122 - da C.

Caro Luigi,
al mio ingresso a scuola, il giorno dopo il tuo spettacolo, alcune colleghe mi sono venute incontro, per ringraziarmi dell'opportunità che ho dato loro: conoscerti.
La vicaria mi ha detto che negli anni passati hanno ospitato in questa scuola altri autori, anche molto noti, ma nessuno di loro è stato in grado di dare ciò che ci hai dato tu, ha sottolineato sia la tua empatia coi bambini sia la qualità dei contenuti (messaggi importanti come il nesso tra lettura e spirito critico e il riscatto del bambino che diventa scrittore). Tutte le colleghe, con accenti diversi, hanno apprezzato. Evidentemente, smuovi qualcosa di profondo nell'adulto.
Per quanto riguarda i bambini, moltissimi vogliono scrivere, sia i piccoli che i grandi, tutti ti chiamano Luigi e parlano di te come se fossi un amico di vecchia data, tutti mi hanno detto di essersi divertiti, che è stato bello, che sei bravissimo. Mi ha colpito molto il fatto che alcuni alunni di 4° e 5° con problemi comportamentali (sono sempre in movimento, sono inquieti, provocano incidenti, talvolta sono anche aggressivi, ecc) siano riusciti a mantenere l'attenzione e a stare fermi per oltre un'ora, incantati dalla tua affabulazione. Ciò dimostra che il bambino, se sottoposto a uno stimolo giusto, può dare il meglio di sé: la capacità di ascolto che hanno dimostrato, l'interesse, l'attenzione e il controllo emotivo, sono impensabili in questa scuola, che è molto tradizionale e pratica quasi esclusivamente la didattica frontale. Con te, i bambini si sono sentiti coinvolti, interpellati e compresi, non fruitori passivi del verbo infallibile dell'adulto, come avviene in queste aule.
Quanto a me, sono rimasta affascinata e stupita, come i miei alunni di 8 anni. Non avevo mai assistito a nulla del genere! Penso che tu sia in contatto col tuo bambino interiore, per questo sei così bravo a comunicare coi piccoli e ad arrivare al cuore delle loro emozioni.