sabato 20 marzo 2021

Incontri-spettacolo in diretta streaming per 33 classi dell'IC 'Levi Montalcini' di Partanna (TP)



Giovedì 25 e venerdì 26 marzo 2021 terrò tre incontri-spettacolo in diretta streaming per 32 classi dell'Istituto Comprensivo Statale 'Rita Levi Montacini' di Partanna (TP) secondo il seguente programma:

  • giovedì 25 marzo 2021, ore 8:30-9:30: n. 3 sezioni della Scuola dell'Infanzia + n. 5 classi prime della Scuola Primaria + n. 5 classi seconde della Scuola Primaria;

  • giovedì 25 marzo 2021, ore 10:30-11:30: n. 5 classi terze della Scuola Primaria + n. 5 classi quarte della Scuola Primaria;

  • venerdì 26 marzo 2021, ore 8:30-9:30: n. 5 classi quinte della Scuola Primaria + n. 5 classi prime della Scuola Secondaria di I grado.


mercoledì 10 marzo 2021

Si avvicina la scadenza per la consegna del materiale realizzato dagli 823 alunni delle 44 classi che hanno aderito al percorso didattico 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio – Il paesaggio che mi appartiene esplorato, osservato e raccontato insieme a Luigi Dal Cin'

 


Si avvicina la scadenza del 14 marzo 2021 per la consegna dei testi frutto delle esercitazioni proposte nel percorso didattico 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio – Il paesaggio che mi appartiene esplorato, osservato e raccontato insieme a Luigi Dal Cin'.

Sono 44 le classi appartenenti a scuole di tutto il territorio ferrarese - per un totale di 823 alunni coinvolti - che hanno aderito al 31 dicembre 2020 al progetto didattico che ho realizzato nell'ambito delle iniziative di 'Metropoli di Peasaggio' e che ha voluto fornire ai docenti delle scuole della provincia di Ferrara strumenti didattici per gestire nelle proprie classi un percorso di osservazione, descrizione e narrazione del paesaggio, urbano o rurale che sia, in cui i propri alunni si trovano a vivere.

Nel percorso didattico che ho ideato ciascun alunno è stato invitato a esercitare, sviluppare e raccontare il proprio punto di vista sui luoghi a lui più familiari spesso non osservati o percepiti con disattenzione o non vissuti con consapevolezza. Con la possibilità di farlo piacevolmente, giocando.

Il punto di partenza.

Sono partito da un ricordo: ho pensato a come disegnavamo il paesaggio quando eravamo bambini. Una casa con il tetto spiovente, una porta, due finestre con le tendine a pois, il sole, alcune nuvole, gli uccelli, un albero, tanti fiori. E magari, mentre disegnavamo tutto questo, fuori dalla nostra finestra c'era ben altro paesaggio: la nebbia, un condominio scrostato, una strada trafficata molto rumorosa, sullo sfondo la ciminiera di un'industria chimica con il suo solito odore acre, e nemmeno la più lontana ombra di un albero. In realtà, in quel momento non stavamo disegnando il paesaggio che c'era, quello vero e reale, ma un'idea di paesaggio che avevamo costruito nella nostra mente attraverso l'imitazione di disegni di altri bambini o della maestra, di illustrazioni di libri, di cartoni animati. Non stavamo nemmeno osservando il paesaggio reale che avevamo lì davanti agli occhi: in verità stavamo distogliendo lo sguardo dal paesaggio reale forse anche perché, a quel tempo, meno gratificante di quello del nostro disegno. Allora per recuperare il nostro sguardo sui paesaggi che ci appartengono, per imparare a osservare, descrivere, narrare il paesaggio che abbiamo davanti agli occhi, quello vero e reale, quello in cui viviamo e che possiamo vivere con maggiore consapevolezza, per educarci a non distogliere lo sguardo dobbiamo innanzitutto dimenticarci di quegli elementi ideali di paesaggio che abbiamo imparato a mettere, fin da bambini, nei disegni che creavamo nella nostra mente. Dobbiamo, in sostanza, rieducare la nostra capacità di osservazione, di descrizione, di narrazione del paesaggio. Dobbiamo imparare ad affermare il nostro diritto, e quello dei nostri alunni, a vivere qui e ora. E per riuscire a osservare, descrivere, narrare nel paesaggio ciò che a prima vista non vediamo, oltre il luogo comune, è necessario esercitarsi. Fare esercizi di distacco dagli stereotipi, innanzitutto. E poi esercizi di osservazione e stupore. E infine esercizi di descrizione e narrazione. E lo possiamo fare piacevolmente, giocando. Borges scriveva che “il futuro è inevitabile, ma potrebbe anche non accadere”. Ciò che sembra ormai perduto nel nostro paesaggio credo riservi in sé la risorsa di una salvezza, che può svelarsi anche attraverso la narrazione dei più giovani: sono certo possegga, proprio in sé, e in questo periodo più che mai, una profonda potente forza salvifica.

Gli obiettivi.

  • ricucire il senso identitario e le “corrispondenze affettive dirette” tra abitanti e luoghi coinvolgendo le famiglie in un processo di narrazione collettiva, a partire dai più piccoli;

  • generare e alimentare un senso di appartenenza ai luoghi, stimolando una rinnovata sensibilità per gli spazi della collettività, presupposto per uno spostamento graduale dal concetto di bene pubblico a quello di bene comune;

  • ricucire il legame, fisico e relazionale, tra persona e spazio, per la crescita del rispetto civico e dell’affezione ai luoghi, antidoto ai fenomeni di degrado e disagio sociale;

  • valorizzare porzioni di patrimonio paesaggistico in qualità di infrastruttura dolce e capillare.

A chi è stato proposto il progetto?

'Per piacere: lasciare libero il paesaggio' è stato proposto ai docenti e agli alunni delle classi III, IV e V della scuole primarie e classi I delle scuole secondarie di primo grado di tutta la provincia di Ferrara.

Gli strumenti didattici.

Il progetto ha fornito strumenti didattici operativi (contenuti in un file pdf di circa 30 pagine comprendente anche due brevi dispense per l'insegnante sulle tecniche della descrizione e dell'invenzione narrativa) per aiutare il docente e l'alunno ad esplorare, osservare, descrivere e narrare il paesaggio secondo le seguenti tappe ed esercitazioni:

1. L'osservazione del paesaggio: l'esplorazione

  • Rieducarci all'osservazione

  • Vedere e osservare: una bella differenza

  • Esercizi di osservazione:

    • Osservare il paesaggio - Osservare ad occhi chiusi

    • Osservare il paesaggio - Osservare ad occhi (bene) aperti

    • Osservare il paesaggio - Punti di riferimento

    • Osservare il paesaggio - Fantasmi nei muri

    • Osservare il paesaggio - Attenzione a ciò che non ci interessa

2. La descrizione del paesaggio

  • Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche della descrizione:

    • Per una didattica della descrizione

    • Esercizi di descrizione o esercizi di osservazione?

    • La descrizione è funzionale alla narrazione

    • Tutto attraverso i sensi

    • Show, don't tell!

  • Esercizio di descrizione del paesaggio: il mio punto di vista

3. La narrazione del paesaggio

  • Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche dell'invenzione narrativa:

    • L’Invenzione Completa

    • Come avviene l’invenzione?

  • La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa c'è ora?

  • La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa c'era una volta?

  • La narrazione del paesaggio - il paesaggio che mi appartiene: cosa voglio ci sia nel nostro futuro?

L'adesione al progetto.

I docenti che hanno aderito al progetto hanno scelto il percorso didattico più adatto alla propria classe e hanno prodotto i testi frutto delle esercitazioni che il docente ha ritenuto più utili per i propri alunni. Come produzione minima per la partecipazione al progetto sono stati indicati i 3 testi collettivi frutto delle esercitazioni proposte alla fine del percorso del capitolo 3 'La narrazione del paesaggio'. Tutti i testi collettivi andranno raccolti in una cartella che andrà depositata in uno specifico Drive entro la data del 14 marzo 2021.

La valorizzazione del materiale originale prodotto da ciascuna classe.

I 3 testi originali prodotti in ciascuna classe frutto delle esercitazioni proposte alla fine del percorso del capitolo 3 'La narrazione del paesaggio' saranno valorizzati e resi pubblici da 'Metropoli di Paesaggio'.