mercoledì 2 maggio 2018

La Parole della Bellezza a Cagliari Monumenti Aperti 2018

Per il progetto Le Parole della Bellezza nell'ambito delle iniziative speciali legate alla XXII edizione 2018 di Cagliari Monumenti Aperti, sarò a Cagliari per supportare la messa in scena da parte del Teatro dallarmadio del mio racconto Sogna Francesco, sogna dedicato alle opere raccolte nella Sala Ciusa della Galleria Comunale d'Arte Moderna di Cagliari.




Dal 2014 l’Associazione Culturale Imago Mundi Onlus ha commissionato un progetto speciale di scrittura e narrazione del patrimonio culturale Le parole della bellezza, dedicato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ideato dallo scrittore  Luigi Dal Cin, autore di oltre 100 libri per ragazzi tradotti in 10 lingue diverse e Premio Andersen 2013. Il progetto nasce per evidenziare il valore artistico, storico e culturale dei monumenti delle realtà urbane in cui viviamo, utilizzando la potenza della narrazione.

“L’incontro tra la modernità massmediatica e la narrazione orale – dice Dal Cin – è avvenuto da tempo in Italia, e sembra aver messo in crisi quest’ultima. È come se ci stessimo privando di una facoltà che sembrava inalienabile: la capacità di scambiare esperienze. Dare valore alla narrazione significa invece tornare alla ricostruzione paziente della coscienza storica, alla comunicazione interpersonale – anche tra generazioni differenti – di esperienze significative, all’ascolto dell’altro; per promuovere una reale identità narrante, slegando dal produttivismo economico il valore delle persone e delle esperienze. Si tratta in fondo di saper dare voce all’universale profondo desiderio di narrare: riportare innanzitutto delle storie, e farle lievitare dal gusto del racconto, dalla volontà di comunicare sé stessi ad un altra persona, avvicinando così identità diverse”.

Dal Cin ha lavorato nelle classi delle Scuole Primarie e Secondarie della Sardegna e del Piemonte, e con gli alunni e gli insegnanti ha aperto il suo “tesoro”, svelando i segreti dello scrittore: innanzitutto l’osservazione.

“Perché i ragazzi possano ‘appropriarsi’ del monumento e del luogo – racconta Dal Cin – è importante aiutarli ad osservare, a ‘rubare con gli occhi’ quei particolari preziosi che possono fare da spunto per la narrazione e, più in generale, a guidarli nella conoscenza del monumento e del luogo utilizzando tutti i sensi”.

“Abbiamo voluto realizzare un progetto – racconta Dal Cin – che avvicinasse gli alunni ai tesori della loro città e del loro terriotrio utilizzando uno strumento nuovo per l’arte, la storia e i musei, ma ben frequentato da bambini e ragazzi; uno strumento potentissimo: la narrazione. Ho ideato, così, delle trame narrative che poi ho messo in mano ad alunni e insegnanti perché le completassero con la sensibilità di ciascuno: abbiamo in questo modo realizzato dei racconti, dedicati ai tesori storico-artistici-culturali della città e del suo territorio, con una vera struttura narrativa e dei veri personaggi. Sono infatti convinto che al pubblico dei bambini e dei ragazzi interessino prioritariamente intrecci narrativi avvincenti, e che solo l’utilizzo di una sapiente narrazione consenta di trasmettere – con un coinvolgimento non solo intellettivo, ma anche emotivo – informazioni storiche, artistiche e culturali. Nei testi cosiddetti di ‘divulgazione per ragazzi’ spesso, invece, le informazioni sono presentate senza alcun fascino narrativo, senza una vera storia. La sfida per avvicinare i ragazzi ad un qualsiasi contenuto credo stia invece proprio nel saper costruire una vera avventura capace di creare fascino e, in fondo, di farli divertire. È questo, credo, il modo giusto per far passare le informazioni ai ragazzi: inserirle in un contesto narrativo solido, che non sia un ingannevole pretesto usato solo per ‘insegnare’. Abbiamo così creato personaggi caratterizzati, fortemente riconoscibili, e una vera avventura con un inizio, dei veri colpi di scena, un vero finale: una vera narrazione, insomma”.

Una narrazione divertente grazie alla quale i bambini e i ragazzi si sono potuti avvicinare a vari livelli alla conoscenza della città e del territorio, accompagnati da informazioni diluite nel racconto e da una trama e un linguaggio capaci di creare un’atmosfera nuova attorno a tesori che, a volte, sono descritti in modo poco accattivante per il pubblico giovane.

“Alla fine, la vera motivazione per questa ‘audace impresa’ credo sia l’amore che provo per la bellezza e la cultura: i racconti che abbiamo scritto insieme sono un invito per tutti, adulti e bambini, a viverla intensamente. Penso infatti esista, in ogni percorso educativo, un diritto alla bellezza, da esercitarsi con forza sempre maggiore di fronte alle fantasie preconfezionate e stereotipate in cui siamo immersi. Per la città e il suo territorio saper fornire questi strumenti alle famiglie credo sia strategico perché i nostri ragazzi frequentino la bellezza e la cultura. Sento che in questo progetto abbiamo realizzato, tutti insieme, proprio questa magia”.

Grazie al progetto sono stati realizzati oltre dieci racconti originali, scritti da Luigi Dal Cin con i bambini delle scuole coinvolte.
Alcuni racconti scritti dai bambini sono stati anche messi in scena grazie alla regia dell’attore e regista Fabio Marceddu e del musicista Antonello Murgia del Teatro dallarmadio.

“Le parole della Bellezza” è diventato anche un video propedeutico in cui Luigi Dal Cin ci svela i segreti per scrivere efficacemente il racconto di un monumento