venerdì 31 marzo 2017

sul Corriere della Sera, per Incroci di Civiltà

Un articolo di Fabio Bozzato sul Corriere della Sera presenta gli eventi previsti alla 10^ edizione del festival internazionale di letteratura Incroci di Civiltà cui parteciperò oggi alle ore 14:00, presso l'Auditorium Santa Margherita Ca' Foscari:
Scrittori, culture, incontri
torna «Incroci di civiltà»

Dal 29 marzo all’1 aprile i più importanti nomi della narrativa internazionale. Apre il premio Nobel Orhan Pamuk e tra gli altri protagonisti ci saranno Yehoshua, Hasseb Kemiri, Wainwright, Lafferère, Vinci

Dissidenze, esili, ritorni, meticciati, spostamenti: saranno questi gli «Incroci di civiltà» che vedremo in scena a Venezia dal 29 marzo al 1 aprile. Occasione speciale per questo festival di letteratura nato dieci anni fa per iniziativa dell’Università Ca’ Foscari, assieme alla Fondazione Venezia e al Comune. Edizione da festeggiare, dunque, per quello che «è diventato un laboratorio di idee e un crocevia di culture», come lo definisce il Rettore Michele Bugliesi. Sarà il Nobel per la letteratura, il turco Orhan Pamuk, ad aprire al Teatro Goldoni la serie degli incontri con i 25 scrittori provenienti da 20 Paesi che si alterneranno all’Auditorium Santa Margherita, alla Fondazione Querini Stampalia e al Fondaco dei Tedeschi.

La chiusura, invece, il 1 aprile alle 18, è affidata a Charlotte Rampling che ha appena pubblicato la sua autobiografia (in Italia per 66thand2nd). L’attrice britannica sarà in dialogo con lo scrittore Dany Laferrière, haitiano di nascita e canadese dopo la fuga dai machete dei Tonton Macoutes. D’altra parte questa da dieci anni è la formula di successo del festival: grandi nomi e scrittori raffinatissimi e poco mainstream, accomunati dal crogiolo delle loro radici e dall’apertura cosmopolita delle loro identità. «Non può essere altrimenti perché Incroci riflette la società contemporanea ed è parte integrante della ricerca e della formazione accademica della nostra università », sottolineano i curatoridocenti Pia Masiero, Flavio Gregori e Shaul Bassi.

Così si potrà ascoltare un grande della letteratura israeliana come Abraham Yehoshua e la rivelazione svedese (di origini tunisine) Jonas Hassen Khemiri. Si potrà reincontrare l’acclamato Cees Nooteboom e il decano dei letterati del dissenso sloveno Drago Jancar, così come il kenyota Stanley Gazemba (che in laguna farà anche una residenza, assieme a Pamuk, grazie al programma Waterlines di Fondazione Venezia). Quattro gli italiani: il premio Campiello Simona Vinci, lo storico dissidente di origini ungheresi Giorgio Pressburger, il poeta e musicista Michele Gazich, lo scrittore per ragazzi Luigi Dal Cin. E poi le novità letterarie: del libico (nato newyorkese) Hisham Matar, Einaudi ha appena pubblicato «Il ritorno», sontuosa saga familiare di fughe e di esili, mentre Marsilio ha di recente mandato alle stampe «Le cose che abbiamo perso nel fuoco» firmato da una delle più belle voci argentine, Mariana Enriquez. In laguna è attesa anche una coppia di scrittori che si sono fatti conoscere dalla critica: l’israeliana Ayelet Waldman e il marito, l’americano Michael Chabon. Spazio alla poesia: il 31 marzo alle 11 all’Auditorium si incontreranno il caribeño Lasana Sekou e l’inglese Jeffrey Wainwright, cui seguirà un live- set musicale di Eric Andersen, considerato uno dei più importanti folk-singer americani. Lo stesso giorno (alle 21) il Teatrino di Palazzo Grassi offre come evento a latere un omaggio a Abbas Kiarostami con alcuni suoi video inediti e lavori brevi, che arricchiscono la retrospettiva a lui dedicata dalla Casa del Cinema. Tutti gli appuntamenti su incrocidicivilta.