lunedì 31 maggio 2021

'Per piacere, lasciare libero il paesaggio': pubblicati i testi e le opere fotografiche frutto del percorso didattico seguito da 453 alunni di 24 classi del territorio ferrarese


A conclusione del percorso didattico 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio' le opere frutto dei laboratori svolti dai 453 alunni delle 24 classi partecipanti sono state pubblicate e sono scaricabili QUI.


- Strumenti didattici per un percorso di osservazione, descrizione e narrazione del paesaggio

Nell'ambito dell'esperienza di 'Metropoli di Paesaggio' mi è stato chiesto di sviluppare un progetto che fornisse ai docenti strumenti didattici operativi per gestire autonomamente nelle proprie classi un percorso di osservazione, descrizione e narrazione del paesaggio in cui i propri alunni si trovano a vivere, urbano o rurale che sia.

Il percorso didattico che ho ideato ha voluto fornire a ciascun alunno gli strumenti per esercitare, sviluppare e raccontare il proprio punto di vista sui luoghi a lui più familiari spesso non osservati o percepiti con disattenzione o non vissuti con consapevolezza. E la possibilità di farlo piacevolmente, giocando.

Ho intitolato questo percorso 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio – Il paesaggio che mi appartiene esplorato, osservato e raccontato insieme a Luigi Dal Cin'.

- Il punto di partenza

Sono partito da un ricordo: ho pensato a come disegnavamo il paesaggio quando eravamo bambini.

Una casa con il tetto spiovente, una porta, due finestre con le tendine a pois, il sole, alcune nuvole, gli uccelli, un albero, tanti fiori. E magari, mentre disegnavamo tutto questo, fuori dalla nostra finestra c'era ben altro paesaggio: la nebbia, un condominio scrostato, una strada trafficata molto rumorosa, sullo sfondo la ciminiera di un'industria chimica con il suo solito odore acre, e nemmeno la più lontana ombra di un albero.

In realtà, in quel momento non stavamo disegnando il paesaggio che c'era, quello vero e reale, ma un'idea di paesaggio che avevamo costruito nella nostra mente attraverso l'imitazione di disegni di altri bambini o della maestra, di illustrazioni di libri, di cartoni animati.

Non stavamo nemmeno osservando il paesaggio reale che avevamo lì davanti agli occhi: in verità stavamo distogliendo lo sguardo dal paesaggio reale forse anche perché, a quel tempo, meno gratificante di quello del nostro disegno.

Allora per recuperare il nostro sguardo sui paesaggi che ci appartengono, per imparare a osservare, descrivere, narrare il paesaggio che abbiamo davanti agli occhi, quello vero e reale, quello in cui viviamo e che possiamo vivere con maggiore consapevolezza, per educarci a non distogliere lo sguardo dobbiamo innanzitutto dimenticarci di quegli elementi ideali di paesaggio che abbiamo imparato a mettere, fin da bambini, nei disegni della nostra mente. Dobbiamo, in sostanza, rieducare la nostra capacità di osservazione, di descrizione, di narrazione del paesaggio.

Dobbiamo imparare ad affermare il nostro diritto, e quello dei nostri alunni, a vivere qui e ora.

E per riuscire a osservare, descrivere, narrare nel paesaggio ciò che a prima vista non vediamo, oltre il luogo comune, è necessario esercitarsi.

Fare esercizi di distacco dagli stereotipi, innanzitutto.

E poi esercizi di osservazione e stupore.

E infine esercizi di descrizione e narrazione.

Noi l'abbiamo fatto piacevolmente, giocando.

- Gli obiettivi

Gli obiettivi di 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio' derivano dalle principali linee guida di Landscape Metropolis:

  1. ricucire il senso identitario e le “corrispondenze affettive dirette” tra abitanti e luoghi coinvolgendo le famiglie in un processo di narrazione collettiva, a partire dai più piccoli;

  2. generare e alimentare un senso di appartenenza ai luoghi, stimolando una rinnovata sensibilità per gli spazi della collettività, presupposto per uno spostamento graduale dal concetto di bene pubblico a quello di bene comune;

  3. ricucire il legame, fisico e relazionale, tra persona e spazio, per la crescita del rispetto civico e dell’affezione ai luoghi, antidoto ai fenomeni di degrado e disagio sociale;

  4. valorizzare porzioni di patrimonio paesaggistico in qualità di infrastruttura dolce e capillare.

- I destinatari del percorso didattico

I destinatari del progetto 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio' sono stati i docenti e gli alunni delle classi III, IV e V della scuole primarie e classi I delle scuole secondarie di primo grado di tutta la provincia di Ferrara

- I tempi del percorso didattico

Il progetto 'Per piacere, lasciare libero il paesaggio' ha preso il via a novembre 2020. Il termine per l'adesione è stato il 31 dicembre 2020. Il termine per la consegna delle opere realizzate nelle classi è stato il 14 marzo 2021.

- Gli strumenti didattici

Il progetto ha fornito strumenti didattici operativi (contenuti in un file pdf di circa 30 pagine comprendente anche due dispense per l'insegnante sulle tecniche della descrizione e dell'invenzione narrativa) che hanno indirizzato il docente e l'alunno ad esplorare, osservare, descrivere e narrare il paesaggio secondo le seguenti tappe e con le seguenti esercitazioni:

1. L'osservazione del paesaggio: l'esplorazione

  • 1.1 Rieducarci all'osservazione

  • 1.2 Vedere e osservare: una bella differenza

  • 1.3 Esercizi di osservazione

    • 1.3.1 Osservare il paesaggio – Osservare ad occhi chiusi

    • 1.3.2 Osservare il paesaggio – Osservare ad occhi (bene) aperti

    • 1.3.3 Osservare il paesaggio – Punti di riferimento

    • 1.3.4 Osservare il paesaggio – Fantasmi nei muri

    • 1.3.5 Osservare il paesaggio – Attenzione a ciò che non ci interessa

2. La descrizione del paesaggio

  • 2.1. Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche della descrizione:

    • 2.1.1. Per una didattica della descrizione

    • 2.1.2. Esercizi di descrizione o esercizi di osservazione?

    • 2.1.3. La descrizione è funzionale alla narrazione

    • 2.1.4. Tutto attraverso i sensi

    • 2.1.5. Show, don't tell!

  • 2.2. Esercizio di descrizione del paesaggio: il mio punto di vista

3. La narrazione del paesaggio

  • 3.1 Breve dispensa per insegnanti sulle tecniche dell'invenzione narrativa:

    • 3.1.1. L’Invenzione Completa

    • 3.1.2. Come avviene l’invenzione?

  • 3.2. La narrazione del paesaggio – il paesaggio che mi appartiene: cosa c'è ora?

  • 3.3. La narrazione del paesaggio – il paesaggio che mi appartiene: cosa c'era una volta?

  • 3.4. La narrazione del paesaggio – il paesaggio che mi appartiene: cosa voglio ci sia nel nostro futuro?

- L'adesione al progetto

L'adesione al progetto non ha richiesto di svolgere tutte le esercitazioni proposte. L'insegnante ha potuto scegliere liberamente il percorso didattico più adatto alla propria classe e produrre i testi frutto delle esercitazioni che ha ritenuto più utili per i propri alunni. Come produzione minima per la partecipazione attiva al progetto sono stati d'altronde indicati i 3 testi frutto delle esercitazioni proposte alla fine del percorso proposto nel capitolo 3 'La narrazione del paesaggio': 3.2 il paesaggio che mi appartiene: cosa c'è ora? 3.3 il paesaggio che mi appartiene: cosa c'era una volta? 3.4 il paesaggio che mi appartiene: cosa voglio ci sia nel nostro futuro?

L'adesione al progetto 'Per piacere: lasciare libero il paesaggio' è stata del tutto gratuita e ha dato diritto ad accedere a tutti gli strumenti didattici del percorso.

- I dati di adesione e di partecipazione (Covid19 permettendo)

Alla scadenza del 31 dicembre 2020 avevano aderito al progetto didattico 44 classi appartenenti a scuole di tutto il territorio ferrarese, per un totale di 823 alunni coinvolti.

Per la difficile situazione legata al Covid19 che ha coinvolto la scuola italiana nei primi mesi del 2021, le classi che hanno effettivamente potuto lavorare e consegnare gli esercizi sono state 24 per un totale di 453 alunni coinvolti.