sabato 25 maggio 2024

'Luigi Dal Cin: la bellezza magica delle parole' su La Voce, quotidiano croato in lingua italiana

Un'appassionata recensione a cura di Arletta Fonio Grubiša degli incontri-spettacolo che ho tenuto a Pola, in Croazia, per il Festival del libro per ragazzi Monte Librić, pubblicata su La Voce del popolo quotidiano italiano dell'Istria e del Quarnero.
L'intero articolo: QUI.

Luigi Dal Cin: la bellezza magica delle parole
Grande e potente, ingombrante e prorompente, al punto da mettere in crisi e a rischio di frana i requisiti del fiabesco allestimento montato sopra il palcoscenico della Comunità degli Italiani di Pola, lo scrittore Luigi Dal Cin si è reso ieri protagonista di una delle migliori performance mai proposte nell’ambito dell’evento fieristico, che celebra il libro per l’infanzia. Le sue due repliche dell’incontro-spettacolo sono state seguite da quella che potremmo ben chiamare una giovane Comunità Nazionale Italiana dell’istro-quarnerino nel suo piccolo.
Allievi delle scuole elementari italiane venuti da Pola, Fiume, Parenzo, Rovigno e Valle si sono lasciati impigliare dalle maglie di una rete birbona, dalla pedagogia severa, altrettanto quanto bonaria, spassosa, comica e commovente in simultanea per oltre un’ora di intrattenimento trascorsa a mozzafiato. Al bando il classico scrittore ben composto che parla di sé e della propria conquista del mondo dell’editoria, qui si è aperta generosamente la porta a dei protagonisti non previsti dalla locandina: scolari, insegnanti e altri astanti “vittime” del godibilissimo marchingegno didattico-teatrale architettato da Luigi Dal Cin.
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Il potere dell’interpretazione
Nel caso nostro, però, l’onore al merito va a Liana Diković, curatrice – assieme a Tamara Brussich – del programma italiano “Più che una storia” finanziato dall’Unione Italiana, che ha sudato le proverbiali camicie per catturare Luigi Dal Cin e portarcelo a Pola. Come ha fatto a convincerlo? Semplicemente, dicendo con orgoglio che le nostre scolaresche se lo meritano. L’arguzia ad inizio spettacolo è sbucata per gioco sciorinando parole con intelligenza per lasciar scoprire l’intelligenza delle parole, l’apparente banalità degli scioglilingua da presa in giro, la smorfia e lo sberleffo onomatopeico più irriverente propinato ad un pubblico che si è sbellicato dalle risa pregustando la libertà di applaudire la finta maleducazione, lo schiaffo al perbenismo e alle cose che fanno inorridire, fino la lode all’ignoranza di cui non ci si deve vergognare, ma da cui ognuno si può salvare scoprendo la bellezza magica delle parole, del libro e della produzione letteraria avvicinabile da lettori e da scrittori.
Letteratura e divertimento
Ci si è dilettati con un po’ di tutto l’altra mattina, a suon di falsi immaginari (scrittori “veri” con calamaio, chiusi nella polvere di uno studio in cima ad una torre); burle dedicate ai ragazzini tutti rap dal camminare di gorilla con l’artrite; bestie-peluche spudoratamente lanciate sopra ai ragazzini; sguardi d’intesa rivolti alle maestre. Di tutto di più. Il bello della condivisione è culminato lasciando posto sul palcoscenico alle giovani vittime pescate dalla gradinata, invitate a mettersi alla prova, ad affiancare l’interprete/scrittore, a dare un saggio di danza tipicamente istriana (ed ecco le mosse da epidemia ispirate a Baby Lasagna) ecc. E dopo delle divertentissime considerazioni caricaturali sciorinate a spese degli editori, personaggi spesso inquietanti per qualsivoglia scrittore, l’incontro è culminato con una “drammatica” confessione. Purtroppo, Luigi Dal Cin da giovanissimo scolaro era “somaro in lingua italiana”. Senza offesa, l’ha detto lui. Non fosse stato per una storia di pirati che l’ha condotto al polo opposto, fino ad un successone letterario come pochi se lo possono sognare. La pozione magica per tutto questo è una sola e si chiama “libro”, quell’oggetto stupendo che (a differenza di TV, tablet, PC, cellulare), libera la fantasia, crea scioltezza di pensiero, cittadini consapevoli, uomini che vincono le guerre con le parole, perché le sanno usare…