martedì 25 gennaio 2022

Concorso letterario 'Il Paese delle Fiabe': un corso gratuito in diretta streaming sulle tecniche dell'invenzione narrativa collettiva


U
n concorso letterario rivolto alla scuola dell’infanzia e alla primariaIl Paese delle Fiabe, promosso dal Comune di Serra Riccò in collaborazione con Andersen e giunto alla sua settima edizione, nasce per valorizzare l’opera di Beatrice Solinas Donghi attraverso la scrittura collettiva, intrecciando i temi del fiabesco secondo la lezione della scrittrice. Ma come si scrive una fiaba tutti insieme? Per gli insegnanti che hanno iscritto la propria classe, o intendono farlo (scadenza 31 gennaio – consegna elaborati 4 marzo), mercoledì 9 febbraio (dalle ore 17 alle ore 19) è in programma un webinar gratuito che terrò - quale ospite d’onore dell’edizione di quest’anno con la fiaba Il Meraviglioso Museo delle Meraviglie - per fornire le tecniche d'invenzione collettiva utili ai lavori delle classi partecipanti.

Le tecniche dell'invenzione narrativa

seminario di Luigi Dal Cin

Si può insegnare ai nostri alunni ad inventare una storia? È possibile insegnare l'invenzione?

Spesso ci si butta a scrivere quando in testa c’è solo il seme della storia, l’ispirazione iniziale, un semplice spunto: per i nostri alunni, ad esempio, appena forniamo il titolo del compito da svolgere. Ma il seme, per sua stessa natura, va seminato, coltivato, fatto germogliare e, infine, colto il frutto solo quando è maturo. All’inizio, nella nostra mente, c’è appena una scintilla. Che brilla in modo straordinario, è vero, ma non è ancora una storia completa, bella e pronta per essere scritta. E se si comincia a scrivere prima che l'invenzione sia matura, è fatta: nel momento in cui tracciamo delle frasi su un foglio, quei solchi sulla carta si difenderanno dall’essere eliminati perché in fondo ci sono costati tempo ed energia, e in fondo siamo convinti che qualcosa di loro sia comunque da salvare. Così una storia già scritta si può anche migliorare e correggere ma la sua essenza resterà sempre quella: non si potrà più re–immaginare. E se l’invenzione non era ancora matura, il testo resterà comunque nella sua essenza incompleto, perché frutto di un’invenzione incompleta.

Come avviene allora l’invenzione di una storia?

Inventare deriva dal latino invenire che può essere tradotto con ‘andare trovando’. Già dalla stessa etimologia emerge quanto l’invenzione sia un misto di fantasia e di metodo, di evento accidentale (il trovare) e di azione volontaria (l’andare): l’attività di invenzione da un lato appare quasi indipendente dalla nostra volontà (in fondo la nostra cultura è figlia del 'Cantami, o Diva, del Pelìde Achille' e ci viene spontaneo immaginare Omero che scrive l'intero poema sotto dettatura della Musa) dall’altro – in realtà – è frutto di una volontaria applicazione a un oggetto che ci è venuto in mente.

Se si tratta di un atto volontario, allora anche l’invenzione si può esercitare. Più precisamente: ci sono alcune azioni dell’invenzione che si possono agire volontariamente nelle quali quindi, esercitandosi, si possono sviluppare delle abilità.

Quindi, se l'invenzione narrativa si può esercitare allora, lo vedremo insieme, si può anche insegnare.